Da Facebook alla Commissione Giustizia della Camera dei Deputati per la riforma dei Processi Telematici

Il 20 febbraio scorso un gruppo di Colleghi – tra i quali alcuni promotori del Circolo che da tempo si spendono sul tema – si è riunito dando vita alla pagina Facebook “Piattaforma Unica per i Processi telematici” allo scopo di portare avanti la proposta di riforma del sistema di accesso alla giustizia degli operatori del diritto. Ogni processo ha le sue regole e i suoi difetti di concezione, dati da progettazione di chi concepisce il telematico come “cartamatico”: che pretende di tradurre in digitale gli stessi adempimenti del processo cartaceo, creando il cosiddetto “contenzioso da processo telematico”, che appesantisce il lavoro dei giudici e peggiora lo stato della giustizia in Italia.

Lo scenario

Attualmente l’avvocato, per svolgere il suo lavoro, deve interagire con diverse piattaforme riferite ai diversi tipi di “processo” con diverse tipologie di formati di files da caricare su tali piattaforme. Per avere un’idea del difficile compito dell’avvocato prendiamo in prestito l’ottimo schema realizzato dal CSPT (Centro Studio Processo Telematico) che mostra tutti gli adempimenti “informatici” da compiere prima di eseguire un deposito degli atti nel sistema giustizia. E oggi la situazione si è complicata ulteriormente rispetto allo schema, dato che sono già operativi o stanno per essere attuati altri 4 processi telematici, oltre ai 5 rappresentati nella tabella del CSPT.

La tematica della complessità di tale struttura, in pochi giorni sposata da oltre 1200 avvocati su Facebook, è arrivata in Commissione Giustizia della Camera dei Deputati.

La proposta del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dedica alla innovazione organizzativa della giustizia uno stanziamento di 2,3 miliardi di euro. La Commissione Giustizia della Camera dei deputati “approva con osservazioni.

La prima di queste osservazioni riguarda proprio gli interventi in materia di digitalizzazione, riguardo i quali la camera chiede al governo di valutare di integrare la proposta prevedendo “UN’UNICA PIATTAFORMA DI GESTIONE DEI PROCESSI TELEMATICI“.

Ci auguriamo che alla proposta segua a breve una sostanziale riforma dei vari processi telematici per operare una vera e propria trasformazione del processo in digitale uniformandone le modalità di interazione.

Avv. Giovanni Mameli – Avv. Sabrina Salmeri

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